Dopo le storie raccontate in Paesaggio dopo la battaglia, Borowski sentì il bisogno di scandagliare ulteriormente la sua esperienza nel lager di Auschwitz. Il risultato è questa raccolta di novelle pubblicata nel 1948, che completa idealmente la realtà descritta nell'opera precedente. Nel Mondo di pietra, però, il campo di concentramento scivola sempre più sullo sfondo e i nazisti sono sbiadite comparse, mentre emergono prepotenti i perseguitati con le loro pulsioni, le loro reazioni, i loro istinti, spesso non meno bestiali di quelli dei loro aguzzini. L'autore ci dice con disperata sincerità che Auschwitz non è stato un "incidente di percorso", ma una delle facce di quell'universale "mondo di pietra" in cui siamo tutti condannati a vivere.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.