Corre l'anno 1923. Una giovane orfana ventitreenne, Hazel, vive da cinque anni in un castello arroccato su un'isola spazzata dal mare e dai venti. Con lei c'è Omer Loncours, un vecchio lupo di mare di settantasette anni, che l'ha portata lì con sé dopo un terribile incidente in cui è rimasta sfigurata. Per proteggerla dalla tragedia, il Capitano ha fatto bandire dalla loro dimora non solo gli specchi, ma ogni possibile superficie riflettente, così che Hazel non possa - anche volendo -vedere il proprio volto. La disperazione della giovane persuade il Capitano a ingaggiare dall'ospedale sulla terraferma un'infermiera che le presti quotidianamente le sue cure. E Francoise Chavaigne, una donna di trent'anni forte e capace. Tra le due si stabilisce subito un potente dialogo. Alla diffidenza iniziale, Hazel sostituisce un trasporto quasi morboso, dettato dalla necessità di parlare, di liberarsi dal peso della sua tragedia fisica e del legame sessuale perverso che il Capitano la costringe a intrattenere con lui. Ma la chiave di questo incontro, l'elemento che lo suggellerà per sempre, sarà l'amore per i libri unica via di fuga da una realtà altrimenti insostenibile.
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