Jean Ziegler, sociologo, critico della globalizzazione e politico, fu invitato a tenere il discorso di apertura del Festival di Salisburgo 2011. Poco prima dell'evento l'invito venne revocato. Le opinioni che avrebbe espresso dovevano rimanere segrete: fra i principali sponsor del Festival c'erano alcune tra le maggiori banche svizzere nonché la Nestlé, colossi che rientrano nella categoria di aziende e multinazionali accusate da Ziegler di alimentare la fame e le guerre nel mondo pur di difendere i propri interessi. Il discorso fu però immediatamente proposto dall'editore Ecowin Verlag, al prezzo popolare di 2,50 euro, ed ebbe un grandissimo successo: 20mila copie in due settimane. Il discorso di Ziegler è uno schiaffo in faccia a chi si pavoneggia del proprio benessere, ben rappresentato dal raffinato pubblico del Festival di Salisburgo, mentre dall'altra parte della Terra ogni giorno muoiono di stenti migliaia di esseri umani: per l'esattezza, 1.295.000 nell'arco dei 35 giorni della durata del festival. Tradotto e pubblicato per la prima volta in Italia, il discorso è integrato da una intervista a Ziegler della giornalista Saraina Gross.
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