La monografia "La Maschera Vivente" raccoglie le storie brevi più rappresentative del compianto Tatari Takayama, autore tra i più significativi del fumetto indipendente giapponese, che negli ultimi anni si è distinto per il suo stile. Gran parte delle sue storie ruotano attorno ad adolescenti che vivono in un mondo onirico, in cui non è chiaro se ciò che stanno sperimentando sia una realtà illusoria o concreta. Come nel racconto “Donna con fiammiferi neri”, passato e presente si sovrappongono senza soluzione di continuità. Lo stile grafico, sebbene rientri nel genere horror, è tipicamente kawaii e innesca una sorta, quantomai interessante e destabilizzante, cortocircuito tra i generi. Se a prima vista lo stile grafico di Takayama possa sembrare umoristico, i testi ci rivelano una profondità narrativa assolutamente inaspettata. I suoi manga sono pervasi da una struggente poetica che si manifesta nei momenti di turbamento emotivo dei suoi personaggi. I brevi racconti presentati in questa antologia (inedita anche in Giappone), spesso manifestano quel sentimento nostalgico che i giapponesi identificano come mono no aware, ovvero la consapevolezza che la vita e il mondo circostante sono in fondo effimeri e destinati a scomparire.
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