Magia, stregoneria e superstizione rappresentano da sempre il lato «altro», oscuro e affascinante, della civiltà europea. Anche in un'epoca come la nostra, caratterizzata dal materialismo e dalla fiducia nella ragione e nella scienza, esse costituiscono una corrente sotterranea. Parla quindi del passato, ma anche del presente, questo saggio di Michael Bailey, una delle più complete e approfondite analisi oggi disponibili sull'argomento. Se una speciale attenzione è dedicata all'Europa medievale e agli albori dell'età moderna, l'autore non trascura l'antico Vicino Oriente, la Grecia classica e Roma, o, in tempi a noi prossimi, il diffondersi di sistemi magici - in particolare la Wìcca, una forma contemporanea di stregoneria - dall'Europa agli Stati Uniti. Il libro mostra al lettore come la magia e la superstizione siano state definite nelle varie epoche e come i loro tratti costitutivi siano mutati nel tempo, analizza i modi in cui sono stati condannati specifici tipi di magia ed è stato accusato e perseguitato chi li praticava (o si riteneva lo facesse). L'autore dimostra infine che la magia - o, per dire meglio, ciò che nei diversi contesti si è considerata tale - è stata quasi sempre utilizzata per tracciare il confine tra le azioni socialmente accettabili e quelle illecite, e più in generale tra il noto e il comprensibile e l'ignoto e l'occulto.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.