Forse mai la figura di un filosofo appare con tanta vivezza come nelle due brevi biografie di Spinoza - tradotte qui per la prima volta in italiano che, pochi anni dopo la sua morte scrissero Jean-Maximilien Lucas e Johannes Colerus. Oltre a un vivace affresco dell'ambiente in cui egli visse, l'Olanda del secolo d'oro, e la cronaca del suo scontro con la comunità ebraica e con le sue tradizioni culminato nella scomunica (herem), il lettore troverà in queste pagine tutta una serie di episodi e aneddoti della vita del filosofo, il cui rilievo emblematico provoca e appassiona da secoli tanto i sostenitori che i detrattori dello "spinozismo". In realtà si è qui di fronte al paradosso di ogni autentica biografia filosofica: nel riso di Spinoza che osserva i ragni combattere, nel suo giustacuore lacerato dal coltello del fanatico (come nel gesto di Kant che a sera si avvoltola soddisfatto nelle coperte o in quello di Eraclito che si scalda nella bottega del fornaio), una vita divenuta indiscernibile dalla sua forma ci è restituita come un ultimo cristallo di pensiero, così limpido che di fronte ad esso non possiamo cessare di pensare. Prefazione di Giorgio Agamben. Introduzione di Filippo Mignini.
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