Per il femminismo degli anni Settanta l'emancipazione coincideva con l'ingresso nel mondo del lavoro e con l'assunzione di ruoli non più marginali e subordinati, in apparenza un obiettivo raggiunto. Di cosa parlano allora le donne di questo libro, così diverse per età, reddito, cultura, esperienze lavorative e politiche? Della ricerca di parole per "fare", parole che consentano di raccontare e confrontare le esperienze femminili, di ridefinire se stesse al lavoro, usando, per superarlo, il lessico del precariato della new economy, del lavoro dipendente e di quello autonomo ad alta responsabilità. Parole che condizionano la vita, le relazioni tra donne, i rapporti con l'altro sesso dentro e fuori il lavoro.
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