Il libro raccoglie una selezione di prose scritte da Lafcadio Hearn alla fine dell'Ottocento, durante la sua lunga permanenza in Giappone. Con gusto romantico, tra il gotico e l'eccentrico, restituisce agli insetti la nobiltà che la cultura giapponese conferisce a questi animali. Farfalle, zanzare e formiche diventano l'occasione per evocare letteratura, poesia e leggende. Sono pagine di una scrittura raffinata ed elegante; storie deliziose e insolite che gettano uno sguardo profondo sul Giappone del XIX secolo, sulle sue credenze e sulla sua cultura popolare. Hearn descrive, con acuto senso di meraviglia, il canto del grillo e il volo spettrale delle libellule, cita l'haiku entomologico del Giappone classico e misterioso e ricorda i racconti buddisti in cui le anime degli insetti e quelle degli uomini non sono mai lontane.
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