La linguistica strutturale è venuta occupando un posto centrale nella cultura, al punto d'incontro fra scienze esatte e discipline umanistiche. Al rigore dei suoi metodi guardano spesso come a un modello studiosi in campi diversi, dall'antropologia alla storia, dalla logica alla cibernetica alla critica letteraria. Questo è dovuto a un rinnovamento che la linguistica ha operato nelle proprie basi e nei propri metodi, introducendo distinzioni come quelle di sincronia e di diacronia, sintagmatica e paradigmatica, "langue" e "parole", e interpretando gli elementi linguistici in base alla loro pertinenza rispetto a certe funzioni, che essi possono esercitare in quanto costituiscono un sistema. In questo libro uno specialista presenta al lettore italiano non specialista una rassegna sistematica dei metodi della linguistica strutturale, un esame delle sue varie correnti, e una discussione di alcune più recenti applicazioni. Il volume è completato da un'appendice critico-bibliografica 1966-1989.
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