Questo libro tenta di fare giustizia rivelando con onest� intellettuale, i contenuti veri e pi� profondi di una rivoluzione mai cessata per i suoi protagonisti, anche se � passata dalla barricata del conflitto politico alla �resistenza poetica�, dall'ideologia con la sua spiegabile caduta verso forme di fede perfino dogmatica, e cio� dall'ideologismo �armato� alla idealit�, che non poteva non essere vissuta in prima persona che dal poeta, dall'artista. Dunque dalla scuola politica alla scuola umana, da una didattica dottrinaria a una pedagogia della libert�. Ecco perch� il libro partendo dalla storia di due artisti, finisce per essere la storia del pensiero pedagogico libertario: � un filo rosso, una storia appunto mai cessata. E poich� la societ� muta comunque, sempre pi� velocemente delle proprie norme, il progetto di trasformazione � sempre utopia. Joseph Beuys e Toni Ferro artisti del nostro tempo ne sono protagonisti, e questo li associa anche nelle loro diversit�. Beuys scende dal Nord, Ferro sale dal Sud in un percorso che li vede compagni di strada: si sono incontrati appena qualche volta, e mai l'uno ha emulato l'altro. E' questa la forza di un vero dissenso. C'� sempre da qualche parte del mondo un tuo sconosciuto compagno, perch� un idealista seppure isolato sa di non essere mai solo.
Libro in ottimo stato. Le pagine possono risultare opacizzate.
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