Sono circa 300 i castelli reali e le residenze aristocratiche costruiti lungo il corso della Loira, grande fiume navigabile che la corte e la nobiltà francese elessero come luogo ideale di soggiorno. Nelle loro architetture, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, si riflette il genio creativo di scultori, pittori e architetti chiamati dai sovrani a progettare irripetibili luoghi di delizie. Tra loro anche Leonardo, arrivato dall'Italia nel 1517, atteso nel castello dí Amboise da Francesco I in persona. I castelli della Loira andrebbero visitati tutti: ognuno nasconde tesori, aneddoti e segreti che aiutano a ricomporre la grande storia d'Europa. Il consiglio, però, è scoprire i più noti — Chambord, Amboise, Tours, Villandry, Saumur o Chinon — arrivandoci da vie secondarie, magari le ciclabili che attraversano campagne, paesini e frazioni, regalando scorci inediti di paesaggio. E dedicare un po' di tempo anche ai castelli di cui si parla meno, come quelli di Maintenon o di Beauregard. E poi ci sono le grandiose abbazie e le cattedrali di Chartres e di Tours, le grotte trogloditiche e i vigneti che hanno contribuito a costruire la fama dei vini francesi: se la Loira è una delle mete turistiche più visitate di Francia, una ragione c'è... Una guida d'autore, per partire alla scoperta della douce France: schede tecniche con tutte le informazioni utili, approfondimenti su storia, arte, tradizioni ed enogastronomia, e un ricchissimo apparato iconografico.
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