È il 1864 e la goletta del capitano Thomas Musgrave, la Grafton, è appena naufragata sull’isola di Auckland, un lembo di terra proibitivo a 285 miglia a sud della Nuova Zelanda. Battuto da piogge gelide tutto l’anno e venti costanti, è uno dei luoghi più inospitali della terra. Naufragare lì significa morte quasi certa. Incredibilmente, nello stesso momento, all’estremità opposta dell’isola, un’altra nave si incaglia durante una tempesta. Separati da sole venti miglia e dalle insidiose e invalicabili scogliere dell’isola, gli equipaggi della Grafton e dell’Invercauld affrontano lo stesso destino. Eppure, mentre l’equipaggio dell’Invercauld si divide, ognuno pensa a se stesso, combattendo, morendo di fame e persino dedicandosi al cannibalismo, l’equipaggio di Musgrave si unisce per costruire un rifugio e una barca trovando, alla fine, un modo per fuggire. Utilizzando i diari di due componenti dell’equipaggio della Grafton e i documenti storici dei sopravvissuti, la pluripremiata storica marittima Joan Druett restituisce questa straordinaria storia mai raccontata sul sottile confine tra ordine e caos. Solo di recente è stato ipotizzato che il diario di Raynal abbia ispirato Jules Verne per la stesura de "L’isola misteriosa".
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