Esiste una cultura di destra o è più corretto parlare di una cultura delle destre? Quali sono i suoi riferimenti e le figure più note? Queste sono solo alcune delle domande a cui cerca di rispondere il pamphlet che vi accingete a leggere. La tesi dell’autore è che alla destra non manchi una propria cultura rappresentata da importanti voci e scuole di pensiero, bensì l’elaborazione di una politica culturale che al contrario la sinistra, facendo propria la lezione di Gramsci, è riuscita a sviluppare. Oggi le cose possono cambiare e, se la destra italiana intende dar vita a un progetto duraturo, non è sufficiente il consenso politico, ma occorre mettere in campo un’organizzazione della cultura in grado di durare nel tempo. Da qui scaturiscono una serie di riflessioni che, soprattutto nella parte conclusiva del testo, si concretizzano in idee e proposte per elaborare una nuova politica culturale.
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