Perché permangono ancora residui di fascismo nella Repubblica? Come è maturata la coscienza democratica nell’Italia repubblicana? Come può morire un partito? Quali vecchie e nuove battaglie per la parità di genere? Che rapporto c’è fra politica e criminalità organizzata? E fra politica e cultura? Quanto efficacemente il cinema può essere laboratorio di riflessione su un tema centrale come la giustizia? Queste e altre domande sono alla base di un osservatorio ampio e profondo, seppure non esaustivo, dei 75 anni della Repubblica Italiana, a partire da alcuni casi paradigmatici della storia del nostro Paese. Intrecciando lo sguardo degli storici e quello dei magistrati e usando quale chiave di lettura della storia repubblicana le vicende giudiziarie, viste come “cartina tornasole” dei cambiamenti sociali, culturali e politici del Paese, il saggio evidenzia, contributo dopo contributo, quanto ancora questa Repubblica sia chiamata a elaborare quel processo continuo per giungere verso una forma di democrazia sempre più compiuta.
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