Ibrahima è un giovane uomo; vive con sua nonna, suona in una band, ama la sua ragazza Nabu. Osserva il raggio della ChinaCorp perforare e distruggere il territorio del Califfato per prelevarne le risorse. Ma soprattutto lo ascolta, lo percepisce. Il raggio gli parla da sempre, perennemente suona nelle sue orecchie una voce che proviene dalla terra, dalle ossa. Il cammino per comprendere cosa risiede nel profondo della terra e nello spazio lontano è lungo una vita: la sua, quella dell’incantatore di satelliti. La narrazione placida di Mame Bougouma Diene ci racconta con estrema onestà come il capitalismo ci condurrà verso un baratro, ma anche come è possibile trovare musica e pace in mezzo alla fine del mondo. Le illustrazioni di Marta Punxo giocano con i colori dell’apocalisse e con le speranze di un nuovo mondo, lontano, tra le stelle.
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