La narrazione di scenari nordici, misti ad altri di natura prettamente mediterranea, la particolarissima attenzione alle atmosfere misteriose e misteriche tipiche anche di una certa cultura napoletana, l'originale disposizione al racconto di fatti 'soprannaturali', che fondono mito e realtà, come fu sottolineato da intellettuali quali Benedetto Croce e Matilde Serao, fanno di Daniele Oberto Marrama (Napoli, 1874-1912) un autore sapiente, elegante e moderno, da riscoprire. Gli otto racconti del "Ritratto del morto" - la sua più importante e significativa raccolta - sono seguiti da due novelle, "La vasca" e "L'altra", finora inedite in volume. Con la prefazione all'edizione originale di Matilde Serao.
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