Il primo romanzo di Leonard Cohen, pubblicato originariamente nel 1963, è la storia della giovinezza di Lawrence Breavman, figlio unico di una ricca famiglia ebrea di Montreal e alter ego dell'autore. Costruito per capitoli che sembrano altrettanti virtuosistici cortometraggi, il libro racconta la reazione di Lawrence alla morte del padre, il suo controverso rapporto con la religione e la cultura ebraica, le scorribande notturne con l'amico Krantz, le ambizioni letterarie, le avventure sessuali e infine la scoperta dell'amore. Un esuberante romanzo di formazione in cui lo scrittore canadese Michael Ondaatje ha visto un degno erede del "Ritratto dell'artista da giovane" joyciano, e che ha raggiunto fin da subito lo status di libro di culto. Chi ama le canzoni di Léonard Cohen ritroverà qui il suo inconfondibile universo fatto in parti uguali di spiritualità e carnalità, e la sua capacità di creare immagini poetiche di enorme potenza.
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