Un libro fotografico e un ricettario per raccontare la vita quotidiana dei detenuti di un carcere piemontese. In un universo di privazione, anche e soprattutto dei sensi, come quello carcerario, il cibo diventa un momento in cui affermare i propri gusti e il proprio saper fare. Nel quotidiano di un detenuto, la preparazione del cibo, la sua condivisione e la continua reinvenzione di ricette diventano un modo per ricordare gli affetti, trasmettere agli altri una conoscenza pratica, condividere un piacere. In qualità di operatori sociali, gli autori hanno trascorso più di un anno nel carcere di Fossano. Il risultato è un ricettario "galeotto" nel quale confluiscono piatti, sapori e metodi provenienti da tutto il mondo.
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