Nel giardino di Casa Guindani, nello spazio raccolto di un’antica dimora patrizia, si materializzano le tracce di molte vite. Intorno a questo giardino ruotano vicende e identità di un ceppo familiare, ancorate alle sorti di un palazzo acquistato nel primo Novecento, dove compare, fin dall'inizio, la prima e antica vestale del luogo, la giovane Amalia, figlia dell’ingegner Lucio Guindani. In questa suggestiva cornice prendono avvio, insieme all'alternarsi delle stagioni, le molte esistenze che l’autrice accompagna nel respiro sempre vitale di questo straordinario giardino, seguendo le storie della famiglia. È negli angoli luminosi e quieti di questo spazio verde che trovava rifugio Giuseppe Guindani, il fratello di Amalia, nel suo meditare sugli effetti di luce nella pittura. Ed è nei ritratti incantati del pittore che risplende la piccola Marina Capisani, autrice del libro. Aveva solo cinque anni Marina, quando lo zio uscì dalla sua vita, ma gli incanti narrativi espressi dalla sublimità della pittura resteranno per sempre nei suoi occhi.
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