Dall'autrice di "Io e Mitee", una saga familiare ambientata in Sudafrica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, nella quale le vicende di una ricca famiglia di coltivatori di canna da zucchero si mescolano a quelle di una comunità di servitori indiani che tenta di riscattarsi dalla propria misera condizione. Ne sono protagoniste Helen Angus e la sua amica indiana Leela, entrambe prigioniere di un mondo nel quale la violenza e l'odio gareggiano con l'amore, la passione e l'infinita bellezza della loro terra. Helen è ancora un'adolescente quando si innamora di Chris e ne rimane incinta. Prima ancora che possa confidarlo a qualcuno, Chris parte per la guerra angloboera, mentre l'amatissima madre di Helen muore nel dare prematuramente alla luce un maschietto. Quando poco dopo anche il bambino muore, l'irascibile e imprevedibile padre di Helen, John, si appropria del figlio illegittimo della ragazza, nato nel frattempo, e lo riconosce come proprio erede. Da quel momento Helen è costretta a vivere custodendo molti segreti. Un romanzo di grande respiro, con una trama ricca di riferimenti storico-politici alla situazione del Sudafrica e alla condizione dei lavoratori indiani, importati come schiavi dagli inglesi. Una storia basata in parte sulle esperienze personali dell'autrice, come rivela lei stessa nell'introduzione a questa edizione.
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