Nel corso degli anni il fumetto si è dimostrato adatto a esprimere anche un messaggio geopolitico, connesso a una visione di sé e degli “altri”. Per tale motivo, i comics sono stati storicamente utilizzati come strumenti di propaganda sia da parte dei Governi che dei movimenti di opposizione, contribuendo all’affermazione della “ideologia” dominante. All’esterno, poi, i fumetti possono veicolare valori e immagini del Paese di origine rappresentando, quindi, una forma di soft power al pari della cinematografia hollywoodiana. Questo saggio si concentra sulle industrie principali del fumetto e sui loro prodotti mainstream e tendenzialmente seriali (comic book supereroistici negli Stati Uniti, albi cartonati di grande formato nell’area franco-belga, manga in Giappone, tascabili e “bonelliani” in Italia), riservando attenzione pure alle altre tradizioni produttive e al fenomeno ormai globalizzato del graphic novel, che offre interessanti finestre conoscitive su altri Paesi e realtà.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.