Essere uomo o donna fa molta differenza, anche quando si tratta di salute. Perché il genere - cioè quell'insieme di differenze sessuali, comportamentali, culturali e sociali che strutturano l'identità di ciascun individuo influisce profondamente sul modo in cui una malattia si sviluppa, viene diagnosticata e poi curata. Come se non bastasse, il genere è importante anche in relazione al modo in cui la malattia viene affrontata dal paziente. E non è un caso se, all'interno del nucleo familiare, sono generalmente le donne a farsi carico dei rapporti con il medico di base, dell'acquisto dei medicinali e della loro somministrazione. Eppure, ancora oggi, le differenze tra i due sessi sono ignorate o trascurate da medici, pazienti e pubblico in generale, donne per prime. La medicina è costruita sul paradigma "giovane adulto, maschio, bianco", e le sperimentazioni di nuovi farmaci avvengono su questo modello. Risultato: nelle donne molte malattie non sono diagnosticate o sono curate in modo non ottimale. Ricco di esempi e di storie, scritto con un linguaggio chiaro e accessibile, "Il Fattore X", cioè il primo libro sulla medicina di genere scritto dalle donne e pensato per le donne, spiega perché è importante considerare, quando si parla di malattie, di terapie e di sperimentazioni di farmaci, anche il sesso dei malati. E fornisce consigli pratici per migliorare la salute delle donne attraverso una medicina finalmente in grado di pensare e agire come loro.
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