Se si pensa agli animali che accompagnano le streghe l’immaginario è chiaro: gatto nero, corvo, talvolta un rospo o una capra. Si pensa meno, tuttavia, al motivo per cui a una strega venga sempre associato un animale, e che ruolo questo abbia nella vita della strega.
Si dice che siano servi, amanti, emissari del demonio tanto quanto lo sono le loro padrone, e la connessione tra i due esseri avviene col sangue. Ed è proprio il sangue a fare delle streghe – e non ci si lasci confondere dalla desinenza femminile: le streghe sono e sono state di tutti i generi – un ibrido pericoloso, molto più spaventoso dei suoi colleghi ultraterreni, talmente inquietante da essere cacciata, arsa, torturata in molteplici forme diverse. Il sangue rivela, in una strega, il sangue cela, cura oppure maledice. In una ricerca ricchissima di bibliografia e di potenza storica, Francesca Matteoni ripercorre la storia di una figura magica il cui più grande peccato, forse, è l’eccessiva umanità.
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