Che cosa significa essere uomo, donna, entrambi o nessuno dei due? È davvero possibile, quando si parla di differenza sessuale, distinguere chiaramente gli aspetti biologici da quelli culturali e politici? Per quali ragioni emerge proprio oggi il bisogno di mettere in questione così radicalmente il binarismo uomo-donna? Cosa può dirci la crescente perplessità sul proprio gender nella società attuale? Parole come gender e queer – prima confinate nei dibattiti tra intellettuali – cominciano a circolare sulle bocche di tutti. Entrano a pieno titolo nella vita quotidiana, generano risonanze, producono effetti sul pensiero e sulle scelte. Ma siamo davvero sicuri di sapere cosa esse significhino? E in particolare, come si articola la scoperta freudiana di una sessualità perversa polimorfa con le riflessioni delle teorie queer? La psicoanalisi ha davvero bisogno di una transizione? È possibile una psicoanalisi queer? Affrontare laicamente e criticamente un tema come l’identità di genere non è facile per innumerevoli motivi, questo libro lo testimonia. Ma interrogarsi sulle crescenti transizioni di genere, sui multiformi destini della sessualità non è solo qualcosa che l’analista può fare, ma qualcosa che dovrebbe fare, perlomeno se vuole cercare di rimanere al passo con la “soggettività dell’epoca”. Lungi dal proporre conclusioni finali definitive e rigide, questo volume offre ricco materiale per un dibattito già ampiamente articolato nel mondo, in particolare giovanile, ma che stenta a precisarsi in Italia. Evitando il gergo specialistico e il sussiego dalla psichiatria vengono affrontate da diverse prospettive, senza inibizioni, tematiche che riguardano sempre di più ciascuno di noi.
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