La storia della figlia di James Joyce, Lucia, che desiderava diventare una ballerina, ma che passò trent'anni della sua vita in un manicomio. Il rifiuto del padre alla sua carriera di ballerina probabilmente ebbe un ruolo nella sua malattia: anche se amava molto sua figlia, Joyce era infatti convinto che fosse più consono per lei rilegare libri che “fare saltelli su un palco”. La vita di Lucia viene raccontata attraverso la difficile relazione con il padre (che rifiutava la sua carriera di ballerina), l'intrico bohémien della relazione tra i suoi genitori, il suo amore per Samuel Beckett, l'odio nei confronti di sua madre, infine la pazzia. Un volume “biografico” dove Mary Talbot ci espone nel dettaglio la vita di Lucia in tutta la sua miseria.
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