"Un insolito racconto sul perché Roma è una città che non ha paura degli accostamenti spericolati, che combina gli opposti e li nasconde, sorniona, ai visitatori frettolosi ma non a chi, come l’autore, la ama. L'autore cammina, alla maniera di un romano ammalato di romanità, dove la doppia anima si rivela per farsi guardare: nelle strade, negli angoli nascosti e nelle piazze, e soprattutto nei sentimenti. È una guida leggera, intelligente, tutta da godere, un vademecum per una Roma stratificata, polifonica, moltiplicata, affastellata, nascosta, svuotata, trasferita, recuperata, originaria, antica, moderna, disinvolta, timida, spaccona; in rapporto con tutti i gradi dello struggimento, del riso e del divertimento, tra armonia e contraddizione. A Roma si ride e si piange. Ed è tutto così!"
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