Dopo l’incidente in motorino del figlio, Teresa e Mario devono far fronte alla ferita che fatica a rimarginarsi: una crepa si è insinuata lentamente nella loro quotidianità, aprendo nuove profonde distanze. Mario farà appello alla scienza, mentre Teresa cercherà il riscatto nell’insegnamento, che la porterà a contatto con uno studente speciale, in un continuo gioco di specchi e rimandi simbolici alla mitologia. Il passato però non si può riscrivere. La vita pretende la vita, obbliga a guardare avanti facendo tesoro di ogni istante: gioie, dolore, fughe, inseguimenti nel fluire inesorabile del tempo.
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