Tra il luglio e l'agosto del 1893 sul quotidiano romano "La Tribuna" sotto il titolo "Il caso Wagner" appaiono tre articoli in cui Gabriele d'Annunzio prende le difese del grande compositore attaccato duramente da Nietzsche. Il pamphlet scritto dal filosofo contro l'amico di un tempo lo ha profondamente colpito: Wagner viene considerato l'artista decadente per eccellenza in un testo inasprito da ironie e cattiverie, dettate in realtà da una tragica passione di Nietzsche per il musicista. Nonostante le dichiarate ascendenze nietzscheane, il poeta difende con foga e convinzione la musica wagneriana - definita dal filosofo addirittura "una malattia, una nevrosi" - e affida alle colonne del giornale la sua appassionata dichiarazione d'amore per le opere di Richard Wagner, a quei tempi ancora poco conosciuto in Italia. In questi articoli traspare il particolare rapporto di Gabriele d'Annunzio con la musica, essenziale per la genesi di gran parte della sua opera letteraria.
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