Le Brigate Rosse hanno lasciato una lunga scia di sangue in quella che è stata una delle più violente stagioni della storia italiana. Il 17 giugno 1974, le BR uccisero per la prima volta, togliendo la vita ai missini Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci nella sede del Movimento Sociale Italiano di via Zabarella a Padova. Volontariamente e colpevolmente, la classe politica e gli organi di informazione se ne disinteressarono. Delle Brigate Rosse, in quanto gruppo di sinistra, si negò addirittura l'esistenza. Per due lunghi anni, successivi a quel barbaro omicidio, i giovani di destra fecero fronte con tutte le proprie forze alla quotidiana violenza che l'ultrasinistra di Autonomia Operaia scatenò contro di loro a Padova, nell'indifferenza colpevole delle pubbliche autorità e in nome dell’antifascismo militante. Solo dopo l’omicidio di Guido Rossa e degli uomini della scorta di Aldo Moro, del suo rapimento e successivo assassinio da parte delle Brigate Rosse, le forze politiche dominanti realizzarono che l’ombra della morte avrebbe potuto ghermire anche loro. Allora, solo allora, si svegliarono. Ma è noto che solamente il dolore altrui viene sopportato molto stoicamente...
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