L'avvocato è un uomo duro, spietato, che si è fatto strada da una periferia siciliana a calci e morsi. Razzista e sessista. Torna in Sicilia dalla madre che, in punto di morte, gli rivela di essere una sirena e lo prega di riportarle la sua coda e di restituirla al mare. L'avvocato dovrà rubare il corpo della madre e caricarlo su una barca per seppellirlo in mare. Proprio in mezzo al Mediterraneo che avverrà l'incontro con un'altra Sirena ed è qui che l'avvocato andrà incontro al suo destino di essere ibrido, mezzo uomo e mezzo pesce. Il racconto si dipana in un'avventura grottesca, rocambolesca e fantastica, tra gelide celle mortuarie e caposala sexy, tra scenari marini indimenticabili e prostitute slave in lattice nero, tra il ventre gonfio del ministro della paura e la sensualità ferina della Sirena. La forza del romanzo è nel linguaggio che Belluardo crea, un linguaggio onirico e fantasmagorico, che mischia alto e basso, lingua e dialetto, mitologia e erotismo, con una potenza trascinante e visionaria. Dura Madre è un viaggio nell'anima materna, nel crollo della mitologia, nel dramma dell'emigrazione, nella coscienza di chi non si può più tirare indietro di fronte alla responsabilità di essere uomo.
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