Quali regole e principi dovrebbero orientare una società dove le capacità di intervento biotecnologico sono più avanzate rispetto al nostro presente? Agli inizi del Terzo Millennio questi interrogativi hanno occupato la scena di un dibattito etico-filosofico ampio e trasversale che ha coinvolto bioeticisti, filosofi, giuristi, scienziati sociali e teologi. Le ricerche qui presentate intendono restituire la complessità di una interrogazione etica che ha visto confrontarsi, tra gli altri, Jürgen Habermas, Norman Daniels, Daniel Buchanan e Dietmar Mieth, con l’intento di definire punti di intersezione, norme, valori e possibili motivi ispiratori per la governance dell’innovazione biotecnologica nelle democrazie contemporanee.
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