Il fil rouge di «Un altro Romeo un’altra Giulietta» sono gli amori contrastati, quelli a cui il destino, per un qualsiasi motivo, ha reciso il filo senza che riuscissero a concludere la loro parabola. Già dal titolo viene indicata la sua divergenza rispetto alla vicenda shakespeariana. In scena c’è solo Frate Lorenzo, in una cella. Dal suo racconto prenderanno forma altre storie che parlano di altri amori contrastati, come quello di Elena Ducas e Manfredi di Svevia. Il rumore del fiume, come un metronomo, detta lo scorrere del tempo. In quella cella Frate Lorenzo diviene l’uomo dentro al labirinto, che indaga l’esistenza del destino e di ciò che vive oltre il tempo e lo spazio.
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