Cosa stanno combinando due hippy di Ancona nello studio di Gian Piero Reverberi, l'arrangiatore del primo Fabrizio De André e stretto collaboratore di Lucio Battisti? Perché uno sperduto paesino delle Marche, Serra San Quirico, si sta trasformando in una piccola Nashville con musica e prove aperte a tutte le ore? Che ci stanno a fare cinque perfetti sconosciuti sul palco del festival jazz di Montreux del 1975? Le risposte in questo libro che racconta le vicende, in gran parte inedite, degli Agorà, formazione marchigiana nata nel 1974 e protagonista di un'avventura musicale straordinaria che l'ha portata a partecipare ai più importanti festival giovanili degli anni Settanta, da Villa Pamphili al Parco Lambro, e a suonare al più rappresentativo appuntamento jazz europeo di quegli anni, dividendo il palco con icone della musica rock nazionale ed internazionale come PFM, Perigeo e Magma. Un accidentato e ostinato viaggio socio-musicale controcorrente di un pugno di outsider che inizia negli anni Sessanta, ai tempi del beat con i primi concerti dei Les Garcons e una fugace collaborazione con Mimi Bertè e attraversa tutto il decennio successivo, passando dalla psichedelia, con gli Oz' Master Magnus Ltd. al progressive e al jazz rock. La scia degli Agorà riappare negli anni Duemila con nuovi dischi e collaborazioni prestigiose come quella con il tastierista degli Area Patrizio Fariselli. Un testo documentato e avvincente che dà voce ai racconti dei protagonisti e alle testimonianze di amici famosi e no.
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