Il teatro e il suo doppio è un testo che non indica come fare teatro. Qui Artaud afferma le possibilità estreme del teatro nel suo rigore pieno e necessario, attraverso un ventaglio di scritti come progetti drammatici, progetti di messa in scena, cronache drammatiche, recensioni, articoli.
Questo volume vuole presentare l'essenziale del pensiero di Artaud nelle sue applicazioni al teatro. Vi figurano oltre al testo ormai classico Il teatro e il suo doppio altri scritti che completano l'immagine del teatro in Artaud: progetti drammatici, progetti di messa in scena, cronache drammatiche, recensioni, articoli. Le idee teatrali di Artaud hanno aperto un campo di esperienze e di ricerche, intorno ad alcune rivendicazioni fondamentali: sollevazione contro la dittatura del testo, coinvolgimento del pubblico, mobilitazione di tutte le energie fisiche attive nello spettacolo e loro codificazione in un linguaggio integrale. Ma per Artaud non si tratta semplicemente di modificare l'equilibrio istituzionale del teatro e di ridefinirlo sotto forma di un nuovo «paradosso sull'attore» (o sul regista). Un testo come Il teatro e il suo doppio non appartiene agli uomini di teatro. Molto piú che un discorso precettistico su come fare teatro è un'evocazione delle possibilità estreme del teatro, di quella tentazione (o «doppio») di azione assoluta irreversibile «la crudeltà») che incombe sull'esibizione dei corpi nello spazio scenico.
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