"Dal volo della libellula", in chiusura di "Argéman", alla "Preghiera della rondine" che apre "Cenere, o terra": in "Libellula gentile" si racconta il lungo rapporto di Fabio Pusterla con Marcos y Marcos e dentro questo arco di tempo, il lavoro del poeta in un periodo particolare, lo spazio di passaggio tra due libri. È il periodo che ha visto nascere "Libellula gentile", il documentario che Francesco Ferri, grazie a un ‘pedinamento’ durato tre anni, ha realizzato sulla sua figura, sul mestiere di scrivere, sulla poesia. “Ho deciso di puntare sulla vicinanza e sull’empatia... quello che rimarrà è la testimonianza di una relazione, di un corpo a corpo” ha raccontato Ferri. Il film è anche la storia di un’amicizia, di come due sguardi, quello del regista e quello del poeta, si sono avvicinati. Presentazione di Claudia Tarolo e Marco Zapparoli.
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