Come funamboli arrivati alla sfida cruciale, sette scrittori italiani tendono la corda tra la memoria e la carne e iniziano la passeggiata nel vuoto genitoriale. Le loro evoluzioni raccontano sette storie di vita e di padri, in cui scintillano fiamme di antiche tragedie e commedie. Dal padre ruvido e amico delle potenze naturali, che salva una carovana di automobilisti da una tormenta di neve, al padre torbido e sfruttatore che ha nel figlio gigolò e razzista la sua unica fonte di guadagno. Dal padre che si rifiuta di riconoscere il valore di suo figlio scrittore, che considera un emulo di Roberto Saviano, al padre dandy e fatuo, frequentatore di ippodromi e bambine. Dal padre solitario e cacciatore, abituato a fronteggiare la violenza della natura ma non quella sanguinosa e folle di suo figlio, al padre disgraziato e malato, che se ne va a vivere in una scuola occupata insieme a un marocchino e rifiuta le cure e l'affetto tardivo della propria famiglia. E infine un padre fortemente disturbato da una psicosi senile che allevia la solitudine di suo figlio con notturne e trasognate conversazioni telefoniche. Una drammatica e farsesca passione in sette racconti in cui a salire il calvario, a essere tradito, a pronunciare le ultime parole sulla croce è il martire più discutibile della storia: ogni e qualunque padre.
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