Nel 1981 un poeta, critico e incallito giocatore inglese di poker attraversa l'Atlantico e atterra a Las Vegas per seguire le World Series of Poker e scrivere un reportage. Il testo viene pubblicato a puntate sul The New Yorker e, nel volgere di pochi mesi, si converte in un classico del genere. In "The Biggest Game in Town", tradotto per la prima volta in italiano, Alvarez racconta Las Vegas e i suoi scintillanti casinò passando in rassegna campioni unici e indimenticabili del tavolo verde come Johnny Moss, Jack Straus, Doyle Brunson, Stu Ungar.
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