La vicenda si svolge a partire dal 1903, anno di nascita del protagonista, il nobile napoletano Giuliano di Sansevero, e attraversa luoghi e città italiane ed europee in un arco di tempo che va dagli inizi del Novecento al secondo dopoguerra, donando al lettore un affresco grandioso di tempi, persone e avvenimenti della storia e della cronaca quotidiana. Frutto di lunghi anni di lavoro, l'Autobiografia fu concepita in cinque parti, a cominciare dall'infanzia e giovinezza del protagonista, il quale, in crisi di identità, si distacca dalla famiglia. "Chiudendosi alle spalle le porte dell'Olimpo, affidandosi integralmente, povero e solitario, alle strade del mondo e alla propria sorte", come scrive Emanuele Trevi nella sua introduzione all'opera, Giuliano si lancia in "un'impresa di riconquista dell'autentico" che riuscirà a raggiungere solo verso la fine della propria vita. Pur essendo sempre stato respinto ogni riferimento autobiografico, le vicende personali del suo autore costituirono indubbiamente una solida base di conoscenza diretta degli eventi raccontati, riportati alla luce dalla memoria di Giuliano in un flusso narrativo imponente, ricco e preciso nel dettaglio e di ampio respiro nelle riflessioni umane del personaggio. Anche la storia editoriale di quest'opera contribuì alla creazione di un mito letterario piuttosto inusuale per i romanzi italiani dell'epoca: fu stampato prima all'estero e poi nel nostro paese, dove Rizzoli lo pubblicò in cinque volumi dal 1966 al 1970...
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