Non tutti sanno che Gianni Rodari è stato l'autore italiano più amato in Unione Sovietica ed è ancora popolarissimo nella Russia odierna. Questo libro ripercorre la fortuna delle sue opere fin dal 1952, quando furono tradotte per la prima volta in russo le sue filastrocche. Un occhio particolare è riservato a Cipollino, il suo personaggio più popolare "oltre cortina", protagonista di film, balletti, opere liriche e rappresentazioni teatrali. Qual è il motivo dell'amore del popolo russo verso questo autore, forse maggiore dell'affetto che gli portano i suoi connazionali? E quanto Rodari ha loro "restituito", spargendo nelle sue opere decine e decine di riferimenti all'Unione Sovietica, ai suoi abitanti e ai suoi "eroi" (Gagarin in testa)? L'autrice, nel rispondere a queste domande, ha anche pazientemente ricostruito i numerosi viaggi di Rodari in URSS fino all'ultimo del 1979, compiuto pochi mesi prima della sua prematura scomparsa.
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