Gli uomini della Compagnia K sono ufficiali e soldati americani. Vengono dal Midwest, dall'Alabama, da New York. Qualcuno di loro è povero e si è arruolato per sfuggire alla fame. Qualcuno è soldato di carriera, qualcun altro è idealista. Uno è un poeta, un altro un assassino. Ognuno di loro racconta una piccola storia: di quando si è ubriacato con i compagni, di quando ha ucciso il proprio ufficiale comandante, di quando è stato esposto ai gas tedeschi, di quando ha partecipato alla fucilazione di prigionieri inermi, di quando è quasi morto colpito da un cecchino, di quando è morto accartocciato sul filo spinato nella terra di nessuno. Romanzo corale sulla Prima Guerra Mondiale, ma anche romanzo su tutti i soldati di tutte le guerre, sui fantaccini mandati a morire senza un perché. Un libro universale, scritto con un linguaggio moderno e asciutto da uno dei grandi narratori americani che di quella guerra è stato protagonista ed eroe.
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