"È un libro segreto, per me; una sacra conversazione privata". Così Leonard Cohen ha definito il "Libro della misericordia", con il quale minimum fax conclude la pubblicazione dell'opera poetica del grande cantautore: un corpus che gli ha valso, fra l'altro, il Governor's General Award, il più prestigioso premio letterario canadese. Uscito nel 1984, al termine di un lungo periodo di crisi personale dell'autore, il "Libro della misericordia" è la sua opera più mistica e affascinante. La rivista Books in Canada lo definì "uno dei tentativi più onesti e coraggiosi, nella letteratura canadese, di affrontare la verità ultima dell'esistenza", e la Canadian Authors Association lo insignì del suo premio annuale per la migliore opera di poesia. Non si tratta di vere e proprie poesie, ma di cinquanta prose poetiche, a metà fra la meditazione e la preghiera, in cui Cohen mette a nudo - fra ansia, rabbia, desiderio, speranza - la sua vibrante sensibilità di uomo a confronto con i misteri dell'amore, della morte, del divino. Sono testi vicini alla tradizione biblica e talmudica ma permeati di un'inquietudine tutta contemporanea, in cui la voce dell'autore risuona nella sua forma più pura e potente. Prefazione di Leonardo Colombati.
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