Da qualunque paese provengano, i bianchi di Norman Rush non sanno esattamente perché si trovino in Africa e l'incapacità di comprendere il senso profondo di una cultura così diversa fa compiere loro cose orribili. In questa superba raccolta di racconti - folgorante esordio nella narrativa che gli valse la candidatura al Pulitzer - l'autore tratteggia una galleria di personaggi dominati da ossessioni e passioni che ancora oggi caratterizzano il rapporto tra bianchi e neri. Come Cari il quale, andato fuori di testa per colpa del continuo abbaiare dei cani del vicino, si accosta timidamente alla stregoneria dei nativi per tirarsene fuori nel momento peggiore. O Ione, che insegue una carriera di "seduttore" ("Una seduttrice era puramente una donna di fascino che riusciva a fare una conquista. Invece un seduttore era un professionista"), mentre il marito dentista si difende dalle generose avances della giovanissima cuoca africana.
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