Il doping è un fenomeno esclusivamente contemporaneo? O è un problema endemico dello sport? Doparsi è scorretto a prescindere o i divieti si sono spinti troppo oltre? Basandosi su casi di studio che vanno dall'inizio del secolo scorso ai giorni nostri, il libro di Henning e Dimeo esplora la storia dell'attuale sistema antidoping, rintracciandone le radici nella fondazione delle moderne olimpiadi. Dagli ideali di sport «pulito» di inizio Novecento alla crisi degli stimolanti nel dopoguerra, quello che sembrava un problema di facile risoluzione si è presto trasformato in una sfida impossibile, mentre la farmacologia avanzava, i sistemi politici arrancavano e la guerra fredda caricava gli atleti di responsabilità che andavano ben oltre l'àmbito sportivo. La fine del ventesimo secolo ha assistito alla creazione dell'Agenzia Mondiale Antidoping, ma la severità delle regole internazionali ha prodotto anche danni collaterali. Dalla morte del ciclista Tommy Simpson nel 1967, sul Mont Ventoux, all'espulsione della Russia dalle Olimpiadi invernali del 2018, questo libro è un resoconto avvincente e provocatorio di un fenomeno fortemente dibattuto e si interroga su come creare politiche antidoping che lavorino al fianco degli atleti e non contro di loro.
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