/1404er/, il protagonista di Amygdalatropolis, abita un mondo digitale ermetico popolato da altre entità senza forma che condividono con lui lo stesso nome. Le sue interazioni ruotano esclusivamente attorno alla condivisione e alla discussione (e a volte alla creazione) dei contenuti più volgari, violenti, ripugnanti e indifendibili che si trovano nelle zone d’ombra extra-legali del cosiddetto «dark web». Comunicando tramite una nube tossica di acronimi e gergo, la tribù dei /1404er/ condivide con cinismo e distacco glaciale le storie e le immagini più sconvolgenti. Nel frattempo, la «vita reale» si disintegra dietro la porta perennemente chiusa a chiave della cameretta. Gli orrori del dark web, la malattia mentale, l’alienazione, l’isteria di massa e il loro nutrirsi a vicenda sono qui condensati nel ritratto di un sedicenne che si ritira in un mondo estremo e nichilista, in quel lato oscuro di Internet in cui migliaia di giovanissimi, soprattutto americani, si perdono ogni giorno. L’anti-romanzo di Yeager è un’opera di narrativa sperimentale in cui minimalismo americano, gergo di Internet e una prosa-poesia visionaria si alternano con un effetto ipnotico.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.