Vivere la pulsione: è con questa enigmatica espressione che Jacques Lacan, al termine del Seminario XI, si interroga sullo statuto della soddisfazione a fine analisi e sulla possibilità di godimento aperta – come precisa nella stessa lezione – a un amore senza limiti. Un’altra frase, estratta dallo stesso seminario – il fantasma a fine analisi diventa pulsione – sembra confermare la possibilità di questo inedito rapporto con l’oggetto della pulsione che, lungi dal favorire un esito cinico e nichilistico al percorso analitico, dirige quest’ultimo verso un incontro vero con l’altro. Ma in cosa consiste questa nuova esperienza di soddisfazione e in che rapporto sta con le altre forme di appagamento? È intorno a questo interrogativo che il libro riflette, dilatando concetti che l’ortodossia psicoanalitica tende a trascurare e aprendo a nuove questioni da indagare e sviluppare.
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