Trentasette partecipazioni e appena due successi: il saldo negativo della Juventus in Coppa dei Campioni ha pochissimi eguali nel resto del continente. E questo è il cosa: il come parla di una sola vittoria davvero sentita e celebrata, quella del 1996, visto che la prima, datata 1985, arrivò nelle circostanze più tragiche e spettrali della storia del calcio europeo. Il nervo scoperto della squadra più vincente d’Italia è sempre lo stesso da decenni e non è cambiato nemmeno dopo il cambio di denominazione in Champions League. Da Zoff a Buffon, da Sívori a Ronaldo, da Platini a Del Piero, esiste davvero un filo bianconero che lega questa collana di beffe, amarezze, brutte sorprese e cocenti débâcles? E soprattutto, si potrà mai spezzarlo, per cambiare la storia? Dopo il grande successo della squadra che sogna e del Milan col sole in tasca, Giuseppe Pastore racconta col suo stile inconfondibile e trascinante miserie e nobiltà europee della Vecchia Signora.
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