"I profeti dell’invasione, i cantori dell’immigrazione di massa – un sistema di sfruttamento dell’uomo sull'uomo che non ha eguali – ci hanno ripetuto fino allo sfinimento che coloro che sbarcavano sulle nostre coste erano sempre, soltanto vittime. I cattivi, invece, erano quelli che volevano chiudere i porti, che volevano fermare il commercio di esseri umani. Di sicuro, gli stranieri giunti in Italia irregolarmente non sono tutti violenti e pericolosi. Ma una parte di loro lo è o lo è stata. E di questa parte nessuno ha mai voluto parlare fino in fondo. Il cattivo doveva essere l’uomo bianco, ricco e razzista. Il buono doveva essere l’uomo nero. Così nasce Adam: volevo raccontare una storia di immigrazione che fosse allo stesso tempo completamente inventata e completamente vera. Adam non è uno stereotipo. Adam è il grande rimosso. Adam è il personaggio di cui, negli anni passati e in parte ancora oggi, si è parlato poco, pochissimo, praticamente mai." (L'autore)
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