La storia è quella di un giovane milanese che, come tanti suoi coetanei, si stufa dell'Italia e soprattutto si rifiuta di andare militare e anche di prestare il servizio civile e decide di infoltire la schiera degli esiliati a Londra. Dapprima entra in una Londra pittoresca e sgangherata; poi, la Londra che conta, quella degli affari e del business lo accoglie, lo premia, lo coccola, vorrebbe cooptarlo e integrarlo. Ma lui, eterno errante, fa solo il suo lavoro e piuttosto annota tutto minuziosamente, compresa una crisi d'identità, e scrive quella che può essere ritenuta la risposta al monumento della narrativa contemporanea: American Psycho. Il suo è il vero anti-American Psycho.
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