Siamo passati dal non avere dati all'averne troppi. L'obiettivo di questo manuale è riportare il data strategist a una dimensione brain oriented e non più tool oriented, recuperando anzitutto le basi della strategia. È necessario procedere in modo incrementale, definendo le suite di strumenti che ci servono, i prototipi della reportistica, la frequenza di analisi, la visualizzazione dei dati rispetto a chi ne usufruirà. Il project manager avrà quindi l'obiettivo di far avverare gli insight che emergeranno. Tutto questo significa fare data strategy oggi, ovvero cambiare mentalità e evitare la frammentazione delle informazioni. Centralizzare i dati, smettere di subire i dati dai tool e iniziare a pianificare dashboard con obiettivi e strategie chiare. Saper comunicare i dati giusti alle persone giuste, nel modo giusto e al momento giusto. Nel panorama torbido della data analysis, in un momento tanto ottimale quanto pericoloso — ovvero nel pieno dell'esplosione delle AI — questo manuale funge da tergicristallo, da spannante, per navigare serenamente nella tempesta di dati della galassia chiamata Data Strategy.
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