A Castello di Serravalle, a trentacinque chilometri da Bologna, un agente immobiliare viene trovato morto in mezzo alla neve. Ai piedi della basilica di San Luca della città felsinea, un italo-americano muore con diverse coltellate all'addome. In entrambi i casi è stato usato un coltello per uccidere e una A cerchiata, simbolo di Anarchia, è stata disegnata vicino ai cadaveri. Delle indagini in provincia se ne occupa il maresciallo dei Carabinieri Raffaele Mancuso; scoprire il colpevole dell'omicidio di Bologna è compito della Squadra Mobile e del sovrintendente Paola Ruggero. Giornali e televisioni soffiano sul fuoco della paura e dell'allarmismo: “A Bologna c'è un serial killer che uccide anche in provincia?” La Procura unifica le indagini, il Sostituto Procuratore Beatrice Lombardo è il magistrato incaricato di coordinarle. Beatrice, Paola e Raffaele, tre professionisti, tre personalità diverse che danno vita a una stretta collaborazione fatta di punti in comune e di diversi scontri. Bologna e la sua provincia sono lo sfondo di questo romanzo giallo in cui le indagini a tutto tondo conducono il lettore a un finale inaspettato.
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